Tutti coloro che hanno un bel terrazzo ampio hanno pensato almeno una volta che quei metri sarebbero comodi da utilizzare anche quando piove o non fa caldo, ma molti non agiscono poi seriamente per chiuderli per timore che sia un lavoro costoso e vietato. In realtà chiudere il terrazzo per sfruttarne lo spazio non è una cosa proibita, ma ovviamente ci sono delle norme che vanno rispettate.
La veranda in vetro ben chiusa diventa uno spazio in più da sfruttare 365 giorni l’anno e con qualunque clima. Dal momento che molti appartamenti, specialmente in città, hanno metrature ridotte, questo spazio sarebbe fondamentale. Qui si può creare una zona relax, una lavanderia, un piccolo studio per i propri hobby o una zona giochi luminosa per i bambini.
Chiudere un terrazzo, vincoli e norme
Secondo la legge ogni spazio coperto o chiuso diventa un ambiente in più che aumenta la volumetria dell’appartamento. Questo deve fare i conti sia con il condominio che con il Comune, da un lato potrebbero essere avanzate richieste di un ricalcolo dei millesimi e dall’altra si potrebbe temere l’abuso edilizio. Per non incorrere in questi problemi è sufficiente muoversi nel modo corretto.
Il primo passo è definire il tipo di veranda che si vuole fare: per il terrazzo, vetro e anime di alluminio sono di certo le soluzioni più discrete. Una soluzione essenziale e semplice difficilmente potrà essere considerata inopportuna per la facciata dell’immobile, salvo che non si tratti di un edificio antico o di pregio (in tal caso va interpellata anche la Soprintendenza dei Beni culturali). In tutti i casi, se si va d’accordo con i propri vicini è sempre bene informare il condominio delle proprie intenzioni, per il quieto vivere.
Nei confronti del Comune, va fatta una richiesta ufficiale e vanno segnalati all’autorità l’inizio e il termine dei lavori. Se non si procede in questo modo è possibile non solo che la veranda venga smontata, ma anche che tocchi poi pagare una multa salata.